Il menù di Natale: vieni a mangiare in Puglia
Anche quest’anno è arrivato il Natale. Le luci, i regali, gli auguri “anche a te e in famiglia”.
Ma per noi pugliesi in questo periodo il richiamo più forte è quello del cibo.
Sappiamo che dal 24 dicembre fino al giorno dell’Epifania ci attende una maratona mangereccia,
che ci porterà ad essere un tutt’uno con la tavola, fino a diventare un nuovo mobile Ikea.
Cosa succede nelle cucine dei Pugliesi?
Vi portiamo con noi in un viaggio al sapore di Puglia,
proponendovi un menù per la vigilia che attraversa le sei province della regione.
Sopatavola : Foggia
Mentre si aspetta che la cena sia pronta, si inganna l’attesa con i sopatavola.
Non sono primi, né secondi, né antipasti.
Stanno, semplicemente, “sopra la tavola”, per chi vuole spezzare la fame.
Tipici di Foggia, e in particolare di Cerignola, l‘auui sfritt (olive dolci fritte),
che vengono accompagnate da pomodori secchi e peperoncino.
Antipasto : Bari
È il momento di sedersi a tavola e di iniziare a mangiare sul serio.
Per cominciare vi proponiamo da Bari una varietà di frutti di mare, rigorosamente crudi.
Canestrelle, tagliatelle di mare, cozze, ricci, vongole, ostriche.
Da assaporare con un po’ di limone, o per i puristi, così come arrivano dal mare.
Primo : Taranto
Siamo arrivati al primo. Parte il passaggio di piatti fino al pentolone per fare le porzioni.
Anche in questo caso,il pesce è protagonista. A Taranto si gusta la pasta con baccalà.
Come tipo di pasta viene consigliato il formato “calamarata”.
Secondo : BAT
Proseguiamo con il secondo.
Durante il periodo delle festività natalizie le donne pugliesi diventano
campionesse dello sport estremo di frittura no limits.
Nella provincia BAT(Barletta Andria Trani) in particolare,
cucinano le frittelle : cuscini salati, da mangiare caldi, vuoti, freddi o ripieni.
Contorno : Brindisi
Con cosa accompagnare il secondo? La risposta ci arriva da Brindisi.
I lampascioni, detti anche ampascioni o pampascioni,
sono dei bulbi dal sapore un po’ amorognolo, ma deliziosi.
Vanno serviti con olio, aceto, sale e pepe. Sono ottimi se gustati con il purè di fave.
Dolce : Lecce
Avete lasciato nei vostri stomaci il famoso “spazio per il dolce”? Ve lo assicuriamo, ne vale la pena.
A Lecce si preparano i purceddhruzzi, dadini di pasta dolce fritta
così chiamati perché la loro forma ricorda dei maialini (purceddhruzzi per l’appunto).
Sono ricoperti con miele e serviti con cannella e minicioccolatini colorati.
Teoricamente la cena della vigilia finisce qui.
In pratica ci si potrà alzare da tavola per sgranchirsi le gambe e prendere un po’ d’aria,
per poi sedersi nuovamente e aspettare la mezzanotte tra tombole e carte.
E voi cosa mangiate durante la cena della vigilia?
Ma soprattutto, ci lasciate un posto a tavola?
Alla prossima, e buone Feste!
#sharethepriscio
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